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Ciao, se stai pensando di rinnovare l’intonaco, questo argomento ti può interessare.

Recuperare o restaurare le facciate esterne della tua casa, sia singola che in un condominio, anche l’unità immobiliare utilizzata per l’attività lavorativa, di qualsiasi categoria catastale, è una possibilità che puoi sfruttare.

QUALI SONO GLI INTERVENTI AGEVOLABILI?

Sono tutti i lavori che riguardano le facciate esterne verticali e visibili dell’edificio, cioè si devono vedere dalla strada o dal suolo pubblico.

In particolare, pulitura o tinteggiatura esterna sulle facciate, su balconi, ornamenti e fregi, su grondaie, pluviali, parapetti e cornici, anche la sistemazione di tutti gli impianti e strutture che insistono sulla parte opaca della facciata che interessino almeno il 10% dell’intonaco totale.

E sono ammesse le spese pure per rifare il parapetto in muratura, pavimentare e verniciare la ringhiera in metallo, compresi gli interventi su elementi costitutivi del balcone stesso.

Cortili e spazi interni sono esclusi. Come pure sono esclusi i lavori su scuri e persiane.

DOVE?

Nelle zone A e B definite dalla normativa regionale e dai regolamenti edilizi comunali.

Fai attenzione che la certificazione dell’ubicazione in dette zone deve essere rilasciata dagli enti competenti e non può invece essere rilasciata da un professionista abilitato, come un ingegnere o architetto.

A CHI SPETTA IL RECUPERO FISCALE?

Spetta a tutti, anche ai non residenti, perfino il familiare convivente del proprietario, a condizione che la convivenza sia accertata ufficialmente al momento di inizio lavori o del sostenimento delle spese, il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge, a un componente l’unione civile e spetta pure a chi, pur non possedendo l’immobile ma ha già stipulato preliminare d’acquisto regolarmente registrato e per finire anche a chi esegue i lavori in proprio nei limiti di spesa dei materiali utilizzati.

MA, IN SOLDONI, QUANTO RECUPERI?

Il 90% delle spese sostenute, senza limite.

Ti pare poco? I pagamenti dovrai eseguirli con bonifico bancario o postale, indicando le causali previste per fruire delle agevolazioni fiscali.

E IN QUANTO TEMPO PUOI RECUPERARE LA SPESA SOSTENUTA?

Hai tre possibilità, lo sconto in fattura, il recupero in dichiarazione dei redditi in 10 anni, oppure la cessione del credito.

Quest’ultima viene pagata dall’80% a quasi il 90% del credito ottenuto.

Ad esempio, se spendi 10.000 euro, otterresti un credito fiscale di 9.000, se lo cedi a una banca/poste puoi recuperare da 7.200 a 8.000 circa, immediati ovviamente.

Quindi la tua quota che ti rimane a carico varierà dal 20% al 28%, a seconda di quanto otterrai dalla cessione.

Vuoi saperne di più?

Contattami sul mio sito www.francovenerando.it !

A presto, ciao!

 

 

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