Come scegliere l’investimento che più si adatta al tuo profilo di rischio
Ciao, oggi tratto dei tipi di obbligazioni che trovi sul mercato.
Per aiutarti tra le moltissime obbligazioni che puoi acquistare puoi distinguere innanzi tutto tra obbligazioni ordinarie e obbligazioni strutturate.
OBBLIGAZIONI ORDINARIE
Quelle ordinarie sono quelle emesse a tasso fisso, cioè pagano interessi sempre dello stesso importo, come i BTP, Buoni del Tesoro Poliennali, oppure a tasso variabile, in questo caso il pagamento degli interessi dipende dai tassi di mercato, come i CCT, Certificati di Credito del Tesoro.
Ad esempio:
acquisti BTP a 10 anni,
tasso di interesse nominale lordo annuo 1%,
prezzo di emissione 100%.
Significa che se acquisti nominali 100.000 €, spenderai la cifra intera, e riceverai 1.000 € di interessi all’anno per la durata massima prevista, cioè decennale.
Tra i titoli a tasso fisso troviamo anche quelli senza cedola, come i BOT, il cui rendimento dipende unicamente da quanto spendi rispetto al capitale nominale che incasserai a scadenza.
OBBLIGAZIONI STRUTTURATE
Invece le obbligazioni strutturate sono più complesse, perché sono la combinazione di due contratti.
Nella maggior parte dei casi il primo contratto è un’obbligazione senza cedola, che a scadenza rimborsa il capitale.
L’altro è un contratto derivato, nel quale la differenza tra il capitale investito per l’obbligazione e l’importo totale da te investito, viene impiegata per acquistare indici di borsa o loro combinazioni, azioni, fondi comuni di investimento, tassi di cambio o materie prime.
E’ questo secondo contratto che deve “lavorare” e fruttare per rendere conveniente l’operazione totale.
OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI
Poi puoi acquistare un’altra categoria di obbligazioni, quelle convertibili in azioni.
E’ un debito di una società che, a tua scelta, puoi decidere in un dato momento oppure alla scadenza dell’obbligazione stessa, di convertire in azioni della società.
Passi cioè dalla condizione di creditore della società a quella di compartecipante il business della società stessa, poiché azionista.
Se sottoscrivi questo tipo di obbligazioni lo fai perché credi nella bontà del business dell’impresa, in quanto pensi che in futuro il prezzo dell’azione sarà salito e convertendo il tuo credito, farai un affare.
Esempio:
acquisti nominali 100.000 € obbligazione convertibile società quotata in borsa “Pippo”,
prezzo di emissione 100,
cedola 1%,
durata 5 anni,
rimborso a scelta tra capitale nominale, cioè 100.000 €, oppure conversione in azioni al prezzo prestabilito di 10 € per azione, ottenendo quindi 10.000 azioni.
Trascurando le cedole già incassate, se alla scadenza l’azione varrà 11 €, effettuando la conversione e vendendo immediatamente le azioni così ottenute, otterrai 11 x 10.000 azioni = 110.000 €, con un guadagno lordo del 10% in conto capitale.
Se invece alla scadenza le azioni “Pippo” valessero meno di 10€, allora chiederai il rimborso dell’obbligazione sul tuo conto corrente, ottenendo il tuo capitale di partenza.
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