Come evitare multe fiscali sugli investimenti ESTERI!
Ciao, oggi ti parlo di uno degli errori fiscali più frequenti quando, oltre al conto estero, investi i tuoi soldi.
L’obiettivo è renderti consapevole che se non conosci il Fisco italiano puoi commettere errori fiscali che ti costano caro, perché il tenere soldi all’estero comporta obblighi dichiarativi.
Vado al dunque. Do per scontato che tu hai un conto con un intermediario estero, online.
Sei contento del servizio ricevuto, possiedi una certa somma e vuoi metterla a frutto. La banca online ti propone qualche investimento, così decidi di accettare.
Sin qui tutto ok, e non entro nel merito dell’autoanalisi che devi farti prima di investire, dalla tua conoscenza finanziaria, all’esperienza maturata, alla tua propensione al rischio, ai tuoi obiettivi di vita che vuoi raggiungere.
Entro nel campo fiscale, in quello che per te diventa un obbligo da compilare entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello nel quale hai effettuato l’investimento.
Ti faccio un esempio: hai un conto con un saldo di 13.000 €, acceso con un intermediario online che ti propone un investimento che ti piace e decidi di investire 10.000 €.
Ti ricordo che se hai un conto Paypal, Revolut, N26, ecc. nel quale la consistenza media annua del conto corrente va dai 5.000 € in su, devi indicare l’anno successivo nel quadro RW la movimentazione e la consistenza del conto.
Passa il 31 dicembre dell’anno nel quale hai investito e l’anno successivo decidi di liquidare l’investimento.
Indipendentemente se hai guadagnato o perso soldi, entro il 30 novembre dei due anni nei quali hai tenuto l’investimento devi pagare lo 0,2% sulla consistenza, valorizzata al 31 dicembre e quando hai liquidato l’investimento stesso.
Cosa vuol dire? Che devi versare 20 euro per ogni anno, relativi all’investimento. Inoltre, se la consistenza media del conto va dai 5.000 € in su, devi pagare anche 34,20 € all’anno. E’ l’IVAFE, la tassa per chi detiene soldi all’estero.
Devi compilare il modello RW anche se non possiedi redditi e presentarlo entro il 30 novembre, pagando le tasse dovute.
Se non lo fai, sei soggetto a controllo e vieni sanzionato. Succede, non subito, non entro 18 mesi da quando è scaduto l’anno nel quale hai l’obbligo di dichiarare, che è il termine entro il quale con pochi euro sani la violazione.
Invece il Fisco, dopo i 18 mesi e fino a 5 anni, ti invia la contestazione formale e tu all’inizio non capisci. Poi ti arriva la multa e allora capisci, eccome se capisci! Perché la sanzione va dal 3% al 15% dell’importo non dichiarato.
La multa, ad esempio per un conto con una giacenza media di 10.000 €, va dai 300 ai 1.500 €.
La stessa cosa vale per gli investimenti.
E questo OGNI ANNO…
Come hai capito leggendo queste righe, sono un professionista che analizza le diverse esigenze, le TUE.
Ad iniziare dalla tua situazione patrimoniale, i tuoi obiettivi di investimento, quanto sei in grado di sopportare le oscillazioni anche rilevanti dei mercati, sia durante le fasi difficili che durante quelle euforiche.
E trovo anche il conto giusto che fa per te!
Perché, ricordati, come Consulente Patrimoniale ho a cuore il raggiungimento dei tuoi obiettivi patrimoniali!